Morfa Conwy, Sir Kyffin Williams. English (1918 - 2006)

martedì 30 giugno 2015


Quartiere generale del dolore – In grigio



Il giorno mi pesa addosso come una tonnellata di fumo.
Le cose già fatte sono
cadaveri che riempiono di fetore
le stanze grigie dei miei ricordi.

Il futuro è una fila di
bambini nati morti.

La pozza dell’oblio è fangosa.
Solo ricordi in lenta marcia
avanzano lungo la strada dell’oggi. Cielo grigio
per ridestarmi in un momento.

Ma un sonno tetro è il programma per oggi:
sonno che sale dal cuore
come un gas nero.

Io so che per avere dormito a lungo
i morti hanno ripreso forza.
In giorni come questi
spalancano a calci le loro tombe
e ne balzano fuori con eleganza.

Sussurrano orribili segreti
l’uno all’altro e a me.
Portano i loro sudari e
li scuotono animosamente.

O Divinità del terrore e della malinconia
vienimi in aiuto!
Ho ancora baci sfioriti per te,
baci che non voglio buttare via perché sono molto povero,
distaccami dai miei ricordi.

Essi mi inquietano tanto che il sonno sussulta e fugge,
sussulta e fugge.


                                                                                                                                                 Emanuel  Carnevali

immagine: un teschio della collezione di Ruben Pàmies aka Kpavio 

Certe cose ci puntano contro il dito e ridono



Certe cose
si nascondono agli occhi della gente
e si odono
piangere sommessamente.

Certe cose cadono dal cielo:
cose nere informi, mostri
della notte e terrore
dei giorni.

Certe cose sembrano essere state predisposte
da Dio e dal Diavolo.
Certe cose sembrano nate in un abisso
e cresciute nelle tenebre.

Certe cose portano l’immagine della bontà
come se il fuoco
ve l’avesse scolpita in bassorilievo.

Certe cose ridono fino a divenire teschi
e poi continuano a ridere.

Certe cose sono come alberi di pesco,
portano a lungo frutti verdi.

Certe cose sono come il vino che uno beve
soltanto per ubriacarsi.

Certe cose colpiscono
il cuore come un colpo di gong,
così che poi risuona a lungo.

Certe cose schiacciano il cuore come se fosse
uno scarafaggio.
Ed è orribile, come spiaccicare
uno scarafaggio.

Certe cose sono come il fulmine:
possono essere guidate
anche se pericolose.

Certe cose sono come pensieri dal piede pesante,
hanno il piede pesante anche se abitano il cielo.

Certe cose sono come le aquile.
Vivono in alto –
possono benissimo dimenticare la valle.

Certe cose sono come il terremoto:
utilizzano tutte le nostre paure.

Certe cose sono come la Bellezza che è morta da tempo:
solo l’acqua profonda del pozzo può lavarle e destarle.

Emanuel  Carnevali


immagine: Without a Face by Shaylene Reynolds 

lunedì 22 giugno 2015

L'ignoto



Io non so chi tu sia. So che una sera
noi ci gettammo l’anima negli occhi,
con l’impeto di chi brama e non spera.
La ripigliammo cauti, quasi tocchi
da un dubbio, e ancor la scagliammo a segno,
come la freccia che dall’arco scocchi.
Senza accostarci, senza altro disegno
che quello di guardarci ebbri d’amore,
ma disgiunti da un qualche aspro ritegno.
Così il male durò. Più tentatore
d’allora, a tratti, il tuo volto m’abbaglia.
Curiosità di te mi punge il cuore,
desiderio di te me lo attanaglia.



martedì 16 giugno 2015

mercoledì 10 giugno 2015


Audrey Benjaminsen


































Solo gli inquieti sanno
com’è difficile sopravvivere alla tempesta
e non poter vivere senza.
Emily Brontë

domenica 7 giugno 2015



Vase with Flowers
• Vincent Willem van Gogh 



sabato 6 giugno 2015

Niki de Saint Phalle for Giancarlo Montebello, 18K and enamel necklace, ca. 1967

martedì 2 giugno 2015

Paul Klee - Vocal Fabric of the Singer Rosa Silber, 1922


Cercavi un fiore e hai trovato un frutto.
 Cercavi una sorgente e hai trovato un mare. 
Cercavi una donna e hai trovato un'anima 
Edith Sodergran